A "Mattino Cinque" parla Stefano Salmoni, riconosciuto colpevole di eccesso di legittima difesa
Uccise un bandito durante una rapina in banca a Roma: un vigilante condannato a 2 anni, in primo grado, per eccesso colposo di legittima difesa, nonostante l’assoluzione chiesta dalla Procura; per effetto della sentenza dovrà pagare circa 200mila euro di risarcimento ai familiari della vittima.
I fatti risalgono al 14 maggio 2014, quando Stefano Salmoni sparò verso i rapinatori in fuga, al termine del colpo alla filiale di Ostia del Monte dei Paschi di Siena. Ora la guardia giurata 42enne, che nel frattempo ha perso il lavoro per il fallimento della ditta di cui era dipendente, si sfoga a “Mattino Cinque”.
Racconta di aver sparato colpi in aria, a scopo intimidatorio; e poi, di nuovo, aver visto uno dei banditi che gli puntava una pistola contro di lui. “Mi sento una vittima, ho rischiato di morire”, dice il vigilante, che prosegue: “Ho fatto solo quello che dovevo in quella situazione. Ho sparato, poi una signora di passaggio ha detto che c’era un uomo a terra. Sono andato per soccorrerlo, ma non c’era più niente da fare”.