Al programma di Italia 1 il racconto dei due ragazzi che vogliono esaudire le ultime volontà della madre: la mancata firma del padre blocca tutto
"Dopo averle tolta la vita, ha ancora potere sul suo corpo. Anche da morta". A "Le Iene" Annamaria e Pasquale raccontano l'assurda vicenda famigliare che hanno vissuto. I due ragazzi sono orfani di femminicidio: il padre Salvatore Guadagno nel 2010 strangolò la moglie Carmela Cirillo, di 38 anni, fino a toglierle la vita. Nonostante siano passati diversi anni dalla morte, non riescono ancora ad assecondare le sue ultime volontà.
A "Le Iene", infatti, i figli raccontano le tortuose perizie imposte dalla burocrazia italiana: vorrebbero cremarla, perché come dicono era il suo desiderio. Per la legge, però, è il marito che deve firmare per la cremazione. Nina Palmieri racconta quello che sembra essere l'ultimo capitolo di una giustizia al contrario: "Ha ottenuto diversi permessi premio - racconta la figlia -, in alcuni casi ha trascorso anche le feste di Natale a casa. Una volta in carcere mi ha dato uno schiaffo e c'erano le guardie che erano dietro di noi".
Anche Pasquale racconta i timori che questa famiglia deve vivere quotidianamente: "Siamo stati costretti anche a fargli visita - ha raccontato il ragazzo a Nina Palmieri -. Lui continua a parlare male di nostra madre, ci dice che è una poco di buono. A volte ci minaccia anche, ci dice che sa tutto e che potremmo fare la stessa fine". A tutto questo, si aggiunge la beffa: "Noi non abbiamo nessun diritto sul suo corpo - raccontano -. Perché l'ultima parola sulle sue volontà spettano al marito, vedovo e suicida". Dopo 13 anni loro sono tornati a chiedere al padre una firma: l'uomo ha promesso di dare il suo via libera ma dopo un anno e mezzo la situazione non si è sbloccata.
"Le Iene" hanno incontrato l'uomo, che ha raccontato la sua versione: "Ho aiutato tanto i miei figli, ho comprato macchine". E sulla possibilità di firmare il nulla osta che permetterebbe alla moglie di essere cremata ha detto: "Se viene lui glielo firmo, io non ho firmato perché non sono passati più. Io prendo a mia moglie, la faccio cremare e la porto vicino a me. Non è giusto che sia morta così".