"DOBBIAMO ESSERE TUTTI PACIFISTI"

Ucraina, Papa Francesco: pace possibile, Vaticano pronto a mediare

Per il Pontefice "bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori. Dobbiamo essere tutti pacifisti. Volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi"

18 Nov 2022 - 08:54
 © Ansa

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Per Papa Francesco la pace in Ucraina "è possibile. Però bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori. Dobbiamo essere tutti pacifisti. Volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi". Il Pontefice conferma poi la disponibilità del Vaticano a "fare tutto il possibile per mediare e porre fine al conflitto in Ucraina".

"La pace vera, che è frutto del dialogo, non si ottiene con le armi, perché non sconfiggono l'odio e la sete di dominio, che così riemergeranno, magari in altri modi, ma riemergeranno", afferma ancora in un'intervista a La Stampa alla vigilia della sua visita ad Asti. 

L'impegno della Santa Sede - Il Pontefice sottolinea che la Segreteria di Stato del Vaticano "lavora e lavora bene e sta valutando qualsiasi ipotesi e dando valore a ogni spiraglio che possa portare verso un cessate il fuoco vero, e dei negoziati veri". Nel frattempo, "siamo impegnati nel sostegno umanitario al popolo della martoriata Ucraina, che porto nel cuore insieme alle sue sofferenze - spiega -. E poi cerchiamo di sviluppare una rete di rapporti che favorisca un avvicinamento tra le parti, per trovare delle soluzioni. Inoltre, la Santa Sede fa quello che deve per aiutare i prigionieri".

Nel corso di questi mesi di guerra in Ucraina, il Papa più volte ha lanciato appelli per fermare la violenza e trovare una via per arrivare alla pace.

Nei prossimi giorni l'incontro con Giorgia Meloni - Nei prossimi giorni Bergoglio incontrerà la premier Giorgia Meloni: "Non voglio interferire nelle questioni politiche specifiche italiane. C'è un governo legittimo, votato dal popolo, è all'inizio del suo percorso, e auguro il meglio a chi lo guida e ai suoi collaboratori, e anche all'opposizione affinché sia collaborativa, perché il governo è di tutti, e ha come compito e obiettivo il bene comune, e come unico orizzonte a cui puntare un futuro migliore per l'Italia". Il Papa chiede comunque ai governanti di ogni Paese, "di non dimenticare gli ultimi".

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