La mamma: "E' un gesto vile e irrispettoso nei confronti di Giacomo e delle persone che gli hanno voluto bene"
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Era il 2015 quando un tumore ha portato via per sempre il piccolo Giacomo. Aveva solo 9 anni. Un dolore immenso per mamma Annalisa e papà Luca. Un dolore che si amplifica ogni volta in cui si presentano alla tomba del bimbo e si rendono conto che sono passati i ladri. Gli stessi che per ben 18 volte hanno rubato fiori e vasi dal posticino riservato a Giacomo al cimitero di Codroipo, Udine. L’ultimo proprio in questi giorni. “Sono davvero esasperata - racconta Annalisa - Questi furti mi fanno male al cuore e non per il valore economico delle piante, ma per il gesto così vile e irrispettoso nei confronti di Giacomo e delle tante persone che gli hanno voluto bene e che continuano a portargli fiori”. Lo riporta il Messaggero Veneto.
Davanti alla tomba del piccolo Giacomo ci sono tanti peluche, statuine, angioletti. E tanti fiori, quando i ladri non li rubano. Annalisa ha denunciato questi furti alla polizia locale almeno due volte. E, anche se nell’area esterna del cimitero c’è una telecamera, nessun responsabile è stato individuato. Almeno per ora.
Il dispiacere della mamma - “Sembra quasi che ci sia un accanimento nei nostri confronti - continua la mamma del bimbo - Abbiamo subìto tre furti in una settimana. Una volta, c’era una bellissima pianta e dopo due giorni era già sparita. Non ci hanno lasciato nemmeno il biglietto. Scelgono le piante più belle. Un’altra volta ancora, ne avevamo legate insieme alcune per metterle al sicuro e le hanno addirittura sradicate. Così davvero non si può andare avanti, non è giusto. Tanto che stiamo pensando di realizzare una tomba di famiglia dove i ladri non riescano a entrare. È davvero una cosa che mi spezza il cuore”.
Un fenomeno diffuso - Il piccolo Giacomo non è l’unica vittima di questo fenomeno. Al cimitero di Codroipo, così come in quelli delle frazioni vicine, sono molti i furti di piante, fiori e vasi verificatisi in questi ultimi tempi. Alcune volte vengono buttati nei cassonetti, in altre occasioni danneggiati e lasciati a terra. Le famiglie sono indignate per la mancanza di rispetto nei confronti delle persone sepolte e dei loro cari. Tanto che, a inizio anno, un gruppo di cittadini aveva scritto una lettera pubblica per chiedere ai ladri di smetterla. Tuttavia, gli autori dei furti non sembrano intenzionati ad ascoltare le loro richieste.