A "Mattino 4" le parole del fratello fuori dalla procura di Rimini
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Svolta nel giallo di Pierina Paganelli, la donna di 79 anni uccisa con 29 coltellate nel garage della sua abitazione a Rimini nel 2023. La nuora Manuela Bianchi, infatti, ha ricevuto un avviso di garanzia ed è formalmente indagata per favoreggiamento nell'omicidio della suocera. La donna, secondo la procura, dopo aver parcheggiato l'auto nel box avrebbe visto Louis Dassilva, attualmente in carcere con l'accusa di essere l'esecutore materiale del delitto, che le avrebbe comunicato del cadavere di Pierina. "Mattino 4" continua a occuparsi del caso e raccoglie la testimonianza del fratello di Manuela Loris Bianchi che, fuori dalla procura, mostra sostegno per la sorella indagata: "La abbraccerò".
"Dall'inizio dei tempi dovevamo essere indagati tutti secondo qualcuno, per cui è una cosa che non mi ha mai sorpreso", confessa Loris Bianchi. Riguardo all'innocenza della sorella, l'uomo non sembra nutrire particolari dubbi: "Penso che mi abbia sempre raccontato la verità, però non posso garantire dove non vedo. Mia sorella ha sempre detto di essere convinta delle cose che ha raccontato e che avrebbe detto la verità fino in fondo. Io le credo fermamente".
"Si tratta di una situazione non ordinaria, io non so come mi comporterei di fronte a un cadavere. C'è chi urla e c'è chi rimane impietrito per un'ora, non possiamo dirlo", sostiene il fratello di Manuela. E aggiunge: "Io quella sera non ho mai perso di vista mia sorella, ci sono delle intercettazioni e degli elementi inconfutabili". "L'indagine, se una persona è innocente, è una tutela. Ora, se mi sarà permesso quando uscirà, sicuramente la abbraccerò e ci sarò vicino in questi giorni. È il minimo che uno possa fare, al di là della verità. Continuo ad avere fiducia fino alle prove definitive contrarie e, nel caso in cui mi avesse mentito, sarò arrabbiato con lei", conclude Loris Bianchi.