© ansa
A 10 anni dalla morte di Meredith Kercher, Amanda Knox, in un articolo su Westside Seattle, ricorda la vicenda. E scrive che "le mie memorie di Meredith sono sepolte sotto le orribili foto dell'autopsia, gli insulti verbali e le minacce di morte che ho ricevuto (e ancora ricevo), le false accuse, gli anni di carcere". E poi "i processi e i titoli spaventosi che sovrapponevano i nostri nomi e le nostre facce, ingiustamente".