guerra dei testi

Gestione di libri "pro gender", il Comune di Todi sposta la bibliotecaria

Il circolo Omphalos Lgbti: "Atto gravissimo". Il sindaco: "Nessuna censura, solo normale avvicendamento del personale"

16 Giu 2018 - 10:42
 © istockphoto

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Polemiche per la decisione del Comune di Todi di spostare, a un altro incarico, la direttrice della biblioteca comunale perché non avrebbe rimosso alcuni libri "pro gender". Il sindaco Antonino Ruggiano nega che questo sia avvenuto. "I libri sono sempre al loro posto e non abbiamo mai pensato a una diversa collocazione - spiega - . Normale turnazione".

"E' un'impiegata, non la dirigente, interessata da una normale rotazione dei dipendenti dell'amministrazione (come un'altra ventina di colleghi) e non è stata certo spostata per motivi particolari perché - dice il primo cittadino - altrimenti saremmo già in causa davanti al giudice. I libri sono sempre al loro posto e non abbiamo mai pensato a una diversa collocazione".

Secondo il circolo Omphalos Lgbti, però, "la rimozione arriva anche a seguito della partecipazione della direttrice alla Festa delle famiglie arcobaleno, organizzata a Todi lo scorso maggio". "Iniziativa alla quale il Comune ha dato il patrocinio", la replica del sindaco, che guida un'amministrazione di centrodestra già al centro di polemiche per avere negato il patrocinio all'Anpi per le celebrazioni del 25 aprile. Il circolo Lgbti esprime "sconcerto e preoccupazione" per la vicenda. "Esprimiamo la nostra piena solidarietà - annuncia Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos - perché quello che la direttrice della biblioteca di Todi sta subendo è un atto gravissimo. E' inconcepibile che nel 2018 un assessorato faccia formale richiesta a una biblioteca pubblica di stilare una lista di libri per bambini e ragazzi aventi ad oggetto 'omosessualità, omogenitorialità, e transessualismo' con l'intento censorio di eliminarli dal patrimonio librario dell'ente bibliotecario".

"I libri acquistati dalla precedente amministrazione - sostiene invece il sindaco - sono sempre al loro posto e li' rimarranno. Per tutelare i più piccoli, abbiamo solo chiesto che nella consultazione dei temi più delicati vengano seguiti da un adulto, genitore, educatore o bibliotecario. Non siamo certo gente che mette i libri all'indice".

Sulla vicenda di Todi il parlamentare Riccardo Magi, deputato di + Europa e segretario di Radicali italiani ha già annunciato un'interpellanza al ministro dei Beni culturali.

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