Le parole dell'uomo sono state messe a verbale. Il legale del muratore: "Siamo di fronte a un calunniatore"
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"Le ho fatto 'cose', ma non l'ho violentata. Quando siamo arrivati a Chignolo l'ho presa in spalla come un sacco di cemento, il mio complice mi faceva da palo". Con queste parole, rivelate a un altro detenuto, e riportate dalla trasmissione Quarto Grado, Massimo Bossetti avrebbe ammesso l'omicidio di Yara Gambirasio durante un'ora d'aria nel carcere di Bergamo. La testimonianza dell'uomo, che avrebbe appuntato su un diario stralci della conversazione, è stata verbalizzata in data 12 dicembre 2014 e potrebbe rappresentare la svolta in un caso che nasconde ancora diversi lati oscuri. Tra gli ospiti della trasmissione di Gianluigi Nuzzi anche l'avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni, che ha definito un "calunniatore" l'accusatore del muratore, che il legale ha descritto "molto provato, preoccupato per i suoi figli".