Per evitare la dispersione delle sostanze inquinanti in mare si è cercato di arginare i danni con panne galleggianti
Un peschereccio è affondato nel porto della Marina di Scarlino in provincia di Grosseto per cause in corso di accertamento. L 'imbarcazione da pesca di solito di stanza nel porto di Livorno avrebbe riversato in mare gasolio e altri materiali potenzialmente inquinanti. L'incidente, avvenuto nei giorni scorsi, ha prodotto una chiazza di gasolio che si è cercato di arginare con panne galleggianti per evitare la dispersione in mare.
La Marina di Scarlino si trova infatti in prossimità di uno specchio d'acqua antistante l'isola d Elba protetto in quanto riserva naturalistica e definito paradiso dei cetacei.
Il carburante ha imbrattato molte barche da diporto ormeggiate all'interno della Marina che avranno bisogno di operazioni di risanamento. Le acque del porto saranno probabilmente oggetto di analisi chimiche e batteriologiche da parte dell'Arpat che dovrà verificare se siano o meno inquinate da idrocarburi.
Le indagini che approderanno per eventuali risvolti penali e civili alla procura di Grosseto, sono condotte dalla Guardia Costiera di Follonica intervenuta sul luogo dell'affondamento del peschereccio . L'imbarcazione è stata recuperata da sott'acqua con una grossa gru e attualmente si trova in secca presso un cantiere del puntone di Scarlino a disposizione dell'autorità inquirente.