Dentro i laboratori di Reithera: a giugno le prime dosi del vaccino italiano
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Il direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola è accusato di peculato e indagato per truffa e falso in atti pubblici
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Un medico dell'Azienda sanitaria di Cosenza, direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola, è indagato dalla Procura per avere somministrato indebitamente il vaccino anti-Covid ad alcuni amici e per aver sottoposto illegittimamente a tamponi soggetti a lui vicini nelle strutture che dirige. Il medico è stato inoltre interdetto dal lavoro per 12 mesi, perché usava a fini personali l'auto di servizio.
Il provvedimento, emesso dal gip su richiesta del procuratore di Paola Pierpaolo Bruni, è stato notificato al medico dai carabinieri del Gruppo Tutela Salute di Napoli ed è giunto nell'ambito di un'indagine svolta dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cosenza.
Il medico è accusato di peculato e indagato per truffa, falso in atti pubblici e turbata libertà nella scelta del contraente, oltre che per ulteriori ipotesi di peculato riguardanti farmaci ed altri presidi medici ospedalieri.
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Le indagini, andate avanti per 10 mesi, hanno consentito agli investigatori di accertare una serie di condotte di peculato commesse con l'auto aziendale con la quale, secondo l'accusa, il professionista avrebbe, tra l'altro, accompagnato amici e parenti in aeroporto, si sarebbe recato a fare acquisti al centro commerciale di Salerno, avrebbe portato a pranzi e cene, anche fuori Regione, i propri familiari e altri soggetti a lui legati da vincoli personali.
Nel corso delle indagini è anche emerso, inoltre, che il professionista avrebbe effettuato indebitamente, sin da giugno 2020, tamponi molecolari per la ricerca del Covid-19 a beneficio di persone a lui vicine. Infine, avrebbe anche effettuato l'indebita vaccinazione contro il virus su persone a lui legate da rapporti amicali.
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