A dare l'allarme un quarto scialpinista

Valanga sulle Dolomiti, recuperati tre sciatori travolti: due sono molto gravi

Un 51enne che è stato subito individuato ha riportato una leggera ipotermia e un trauma alla caviglia. Gli altri due sportivi, un 38enne e una 40enne, sono stati estratti dalla neve in stato di incoscienza e si sono rese necessarie le operazioni di rianimazione sul posto

16 Mar 2025 - 18:48
 © Carabinieri

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Una valanga staccatasi da Forcella Giau, nel territorio di San Vito di Cadore (Belluno) sulle Dolomiti, ha travolto un gruppo di scialpinisti. Due sono stati estratti dalla nave subito - un 51enne, ancora cosciente in stato di ipotermia e con un trauma caviglia, l'altro di 38 anni in gravi condizioni -, una terza persona, di 40 anni, che risultava dispersa, è stata recuperata dopo più tempo ed è molto grave anche lei. A dare l'allarme è stato un quarto scialpinista. 

Le operazioni di soccorso

 La valanga, più distacchi sull'intero versante, ha sepolto il 51enne che è stato subito individuato e riportato in superficie dall'amico che ha dato l'allarme, e ha trascinato poi più a valle gli altri due, il 38enne e la 40 enne. Sul posto, approfittando di un varco è riuscito ad arrivare l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha sbarcato equipe medica, tecnico di elisoccorso e unità cinofila, mentre l'eliambulanza di Treviso ha provato ad avvicinarsi. Inutili i tentativi da parte dell'elicottero di Bolzano.

Parte delle squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe - Val Fiorentina, Livinallongo e della Guardia di finanza sono salite con gli sci, parte elitrasportate, così come una seconda unità cinofila, una quarantina di soccorritori in tutto. Il secondo sciatore, il 38enne, è stato individuato con l'Artva e tramite i sondaggi sotto due metri di neve. Riportato in superficie, il personale medico ha subito iniziato le manovre di rianimazione. Imbarcato poi da Falco e stato trasportato al nosocomio di Mestre (Venezia).

Il ritrovamento della terza sciatrice

 Più difficile l'individuazione della terza sciatrice, poiché i segnali Artva indicavano un punto, ma le sonde non riuscivano a raggiungerla in quanto si trovava a oltre tre metri di profondità. Quando anche il cane di un'unità cinofila ha iniziato a scavare, i soccorritori si sono concentrati in quel luogo e hanno iniziato ad abbassare il livello della massa nevosa, finché il sondaggio ha rivelato finalmente l'esatta posizione della 40enne. Estratta dalla neve in gravissime condizioni, la donna è stata trasportata all'ospedale di Treviso.

Santanchè: "Solidarietà alle persone travolte, e grazie ai soccorritori"

 "Seguiamo con apprensione le operazioni di soccorso in corso a Cortina dopo la valanga. La mia solidarietà a tutti coloro che sono coinvolti e un sentito grazie ai soccorritori per il loro instancabile impegno. La sicurezza delle persone deve essere la nostra priorità". Lo ha scritto su X il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, subito dopo l'incidente.

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