© Soccorso Alpino Valdostano per Tgcom24
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Si tratta di un 26enne britannico recuperato a 3.100 metri in stato d'incoscienza e in ipotermia. E' stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Aosta
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Alpinisti improvvisati che tentano di scalare le vette senza avere le conoscenze e le attrezzature giuste. Un fenomeno in preoccupante aumento, soprattutto nel corso dell'ultima estate caratterizzata da una forte siccità, che ha spinto molti "scalatori della domenica" a tentare l'impresa mettendo però a rischio la propria vita. L'ultimo episodio sul massiccio del Monte Bianco: il Soccorso Alpino Valdostano ha recuperato all'alba un escursionista 26enne britannico, che era rimasto bloccato sul ghiacciaio di Bionnassay, a quota 3.100 metri, sorpreso da una tormenta. "E' stato a cinque minuti dalla morte", hanno riferito i soccorritori. Il giovane era in stato d'incoscienza, in ipotermia, con indumenti leggeri e senza l'attrezzattura adatta per "una progressione su un ghiacciaio". Ora si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Aosta.
L'operazione del Soccorso Alpino Valdostano - Il 26enne si trovava a valle rispetto al bivacco Durier (3.358 metri) e al col de Miage. Con l'elicottero è stato portato al Pronto soccorso dell'ospedale Parini di Aosta, le sue condizioni sono apparse subito gravi ma dopo il ricovero nel reparto di rianimazione il quadro clinico è migliorato e al momento non appare in pericolo di vita.
"E' stato a cinque minuti dalla morte", racconta il medico che lo ha soccorso. L'"alpinista" sabato pomeriggio, spossato e congelato, aveva lanciato l'allarme. L'ultimo contatto era avvenuto questa notte alle 2.30 ed era anche stata tentata una missione di salvataggio via terra, con esito negativo a causa delle difficili condizioni meteorologiche. L'operazione di recupero è stata resa complessa per il vento forte in quota e per la scarsa visibilità.
© ansa-centimetri
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La moda degli alpinisti della domenica - Sul fenomeno degli "pseudo alpinisti" c'è chi è intervenuto con provvedimenti drastici come il sindaco di Saint-Gervais (Francia), che ad agosto ha stabilito di fare pagare in anticipo i costi di soccorsi e addirittura di sepoltura. "Vogliono salire sul Monte Bianco con la morte nello zaino? Chi vorrà sfidare la sorte dovrà versare una cauzione da 15mila euro - aveva affermato Jean-Marc Peillex -. Diecimila corrispondono al costo medio dell'intervento dei soccorritori" e 5mila euro alle spese di sepoltura della vittima".