Il santo Padre di ritorno dall'Africa interviene sullo scandalo Vaticano: "La stampa libera faccia il suo corso"
© ansa
Scegliendo Balda e Chaouqui per la Cosea, "credo che sia stato fatto un errore". Lo afferma il Papa sul caso Vatileaks 2. "Lui è stato scelto perché era segretario della Prefettura, lei fu scelta da lui", spiega. Il caso evidenzia che il Consiglio dei cardinali per la riforma della Curia "fa il suo lavoro". "Ratzinger, prima che Wojtyla morisse, parlò della sporcizia nella Chiesa, lo abbiamo eletto per la sua libertà", sottolinea poi il Pontefice.
A chi gli chiedeva se non fosse stato commesso un errore a scegliere per la Cosea due persone come gli imputati dell'attuale processo. Ha spiegato che Balda e' stato scelto per il ruolo che ricopriva e che lui ha presentato Francesca Chaouqui. "Non sono sicuro, ma non credo di sbagliare", ha detto, "poi hanno cominciato a lavorare, quando è finito il lavoro i membri della Cosea sono rimasti in posti in Vaticano, Balda sì, la signora no, alcuni dicono che si è arrabbiata e per questo" è successo, "ma i giudici ci diranno la verità sulle intenzioni con cui lo hanno fatto. Per me - ha proseguito - non è stata una sorpresa, non mi ha tolto il sonno, perché hanno fatto vedere il lavoro che è cominciato con il C9" (il consiglio dei cardinali per la riforma, ndr). Alla richiesta di precisazioni su cosa si possa fare per evitare episodi del genere, papa Bergoglio ha cominciato la sua spiegazione su Vatileaks.
Ratzinger eletto contro la corruzione - "13 giorni prima che morisse Wojtyla, Ratzinger ha parlato della sporcizia nella Chiesa", e poi lo ha rifatto nella messa "pro eligendo pontifice". "Noi lo abbiamo eletto per questa sua libertà di dire le cose: è da quel tempo che in Vaticano c'è la corruzione, e su questo giudizio io ho dato ai giudici le accuse concrete". Ha detto, tra l'altro, Papa Francesco
"La stampa libera faccia suo corso" - "La stampa libera, laica ma anche confessionale, perché la professionalità della stampa può essere laica o confessionale" è "importante che dia le notizie sulla corruzione". Lo ha detto il Papa interpellato su Vatileaks. "E' importante la denuncia della corruzione, è un bel lavoro; lì c'è corruzione - ha detto, poi il responsabile deve fare il giudizio, ma la stampa deve dire tutto, senza i suoi tre peccati, che sono disinformazione, calunnia e diffamazione".
"Da anni guerra mondiale a pezzi, dietro sempre soldi" - "La guerra è un affare, un affare grande. 'Il bilancio va male? Facciamo una guerra'. Dietro ci sono interessi, vendita di armi,potere". "La guerra mondiale a pezzi - ha detto il Papa in volo da Bangui a Roma - va avanti da anni, stiamo in guerra e ogni volta di più, i pezzi sono sempre più grandi, non sono più pezzi". Il Papa era stato interpellato su quale fosse la posizione del Vaticano dopo l'abbattimento dell'aereo russo da parte della Turchia". "Cosa pensano in Vaticano no so - ha detto - cosa penso io: le guerre sono un peccato, distruggono l'umanità, sono causa dello sfruttamento delle persone". "L'ho detto - ha proseguito - due volte all'Onu, a New York e in Kenya: il vostro lavoro non sia un nominalismo, che sia effettivo, che faccia la pace, e in Africa ho visto il lavoro dei caschi blu, ma questo non è sufficiente; le guerre non sono di Dio, Dio ha fatto la pace, poi un fratello ammazza l'altro ed ecco la prima guerra mondiale".