raccolta dell'uva

Vendemmia anticipata: al Nord dai nubifragi, al Sud dalla siccità

In Sicilia, Calabria e Abruzzo si raccoglie già da metà luglio e in Lombardia si tagliano in questi giorni le uve da bollicine, tra Oltrepo Pavese e Franciacorta: previsto un calo della produzione

19 Ago 2024 - 12:57
 © Tgcom24

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In diverse zone d'Italia, quest'anno la vendemmia è cominciata prima. Ad anticipare la raccolta dell'uva sono le condizioni climatiche diametralmente opposte tra Nord e Sud. In Sicilia, per esempio, l'anticipo è dovuto alla siccità, mentre in Emilia-Romagna ai nubifragi che si sono abbattuti sulla Regione.

Tradizionalmente il periodo di vendemmia va dalle ultime due settimane di agosto alla fine di ottobre, con tempi diversi a seconda dei vitigni, della latitudine e altitudine delle coltivazioni. Le condizioni meteorologiche hanno spinto invece gli agricoltori a raccogliere prima, già da luglio. Coldiretti ha parlato della vendemmia di quest’anno come la più precoce di sempre. Tra i primi grappoli a essere tagliati ci sono quelli di Pinot e Chardonnay.

Lombardia

 In particolare, in Lombardia si stanno raccogliendo in questi giorni le famose uve bianche destinate alle bollicine tra Oltrepo Pavese e Franciacorta. Per quelle rosse, coltivate nel territorio della Regione, si andrà avanti invece fino a ottobre. Qui le tante piogge primaverili seguite dal caldo secco hanno alzato la qualità del raccolto, determinando però delle perdite a livello quantitativo, soprattutto per le uve rosse. Secondo Coldiretti Lombardia, è previsto un calo nella quantità delle uve di circa il 15% rispetto alla media, con punte che vanno dal -5 al -30% in base alle zone.

Toscana ed Emilia-Romagna

 Anche in queste regioni si è cominciato a vendemmiare già dalla prima settimana di agosto. Le frequenti piogge e grandinate degli ultimi mesi avevano danneggiato una parte dei vigneti. I picchi di caldo hanno poi fatto maturare i grappoli, che quindi sono stati raccolti per non avere troppe perdite.

Sicilia, Calabria e Abruzzo

 Al Sud, a mettere in crisi la produzione, è invece la grave siccità. Il caldo, in alcuni casi, ha creato ustioni sui grappoli e appassimenti fuori tempo. Nell'isola e in Calabria la raccolta è iniziata a metà luglio, anticipata proprio per evitare gli eccessivi danni che la scarsità d’acqua avrebbe causato alle uve. Anche qui i primi grappoli a essere tagliati sono stati quelli da bollicine. La siccità ha creato comunque alle viti meno problemi che ad altre coltivazioni e ha bloccato la peronospora, un fungo dannoso per i vitigni che nel 2023 ha causato cali di produzione.

In Calabria, a causa della scarsità di precipitazioni, le rese sul versante jonico sono state più che dimezzate. La vendemmia è stata anticipata anche in Abruzzo, dove si sono raccolte già a luglio le varietà precoci, in particolare nel Chietino. La Regione affronta quindi un altro anno difficile dopo che nel 2023, a causa del parassita peronospora, aveva visto sparire il 70% del proprio raccolto.

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