L'arma è stata rinvenuta in un terreno vicino all'abitazione della donna. L'autopsia sul corpo ha escluso che il colpo sia stato esploso a distanza ravvicinata
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Passo in avanti nel mistero della donna di Ariano Polesine (Rovigo) morta dopo essere stata trovata agonizzante in casa con un proiettile in testa. In un terreno vicino all'abitazione dove Rkia Hannaoui abitava con i due figli e il marito, è stata infatti rinvenuta la pistola utilizzata.
L'autopsia sul corpo della donna, svolta lunedì, ha escluso che il colpo di pistola sia stato esploso a distanza ravvicinata. In una nota, la Procuratrice della repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato, ha riferito che l'esame autoptico ha riscontrato un foro d'ingresso nella tempia sinistra, riconducibile a un proiettile calibro 22. Il proiettile è stato poi trovato nella parte destra del cranio. La magistratura ha disposto ulteriori accertamenti di carattere balistico sul calibro e la compatibilità del proiettile con le armi recuperate. Inoltre, ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti per omicidio, dopo che una prima Tac aveva evidenziato la presenza sul capo della donna di un foro compatibile con un colpo di arma da fuoco.