Audi gialla bruciata, la procura di Treviso: "Chance di cattura ridotte al minimo"
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L'auto è stata abbandonata. I tre malviventi che la usavano, sentendosi braccati, hanno incendiato la vettura in aperta campagna, vicino ad un torrente, tra i comuni di Oné di Fonte ed Asolo
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La procura di Treviso alza bandiera bianca sulla vicenda dell'Audi gialla e ammette che, con la distruzione del veicolo, le possibilità di risalire ai banditi sono ridotte al minimo. L'auto, infatti, al centro di una imponente caccia, da giorni, da parte delle forze dell'ordine, è stata bruciata nella notte nel Trevigiano. I tre malviventi che la usavano, braccati, hanno incendiato la vettura in aperta campagna, tra Oné di Fonte ed Asolo.
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Il procuratore della Repubblica di Treviso, Michele Dalla Costa, si è detto infatti rammaricato "per il troppo clamore mediatico". "Sarà difficile trovare qualche reperto utile - ha aggiunto Dalla Costa - e purtroppo, se fino a ieri avevamo qualche aggancio per individuare gli occupanti, oggi non c'è più neppure questo". La procura di Treviso non è titolare di fascicoli particolari sui reati commessi dalla banda dell'Audi nel territorio, e l'attività di giudiziaria è di tipo puramente di tipo conoscitivo.
L'Audi gialla, rubata a Milano a dicembre, è la vettura con la quale tre banditi si sono resi protagonisti di rocambolesche fughe, sul filo dei 260 km/h e in contromano sul passante di Mestre. Dei malviventi, per il momento, non è stata trovata traccia.