La moglie definisce "allucinante" il gesto dell'impresa funebre, davanti a tutti durante il funerale. Ma il responsabile minimizza
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La bara non entrava nel loculo. E per risolvere il problema, gli addetti ai lavori hanno pensato bene di... segarla. E' quanto accaduto sabato al cimitero di Martellago (Venezia), dove i familiari del defunto sono rimasti esterrefatti dalla "trovata" dell'impresa funebre. I parenti intendono ora passare alle vie legali: denunceranno un gesto definito "increscioso".
Il defunto, come racconta il "Gazzettino", era un 61enne del posto. Al momento in cui la bara è stata sollevata per essere infilata nel loculo, il custode del cimitero e il titolare dell'impresa funebre si sono accorti che la cassa era troppo lunga. E, racconta indignata la moglie del 61enne, "hanno deciso di tagliare con sega, martello e scalpello i due angoli della bara in cui c'era il corpo di mio marito. E lo hanno fatto davanti a tutti. Allucinante". E continua sottolineando che "chi fa questo lavoro dovrebbe conoscere alla perfezione la compatibilità tra ogni tipo di bara e di loculo".
Da parte sua, l'impresa ha ammesso l'errore, ma cercando di minimizzare e spiegando che ad essere segati via sarebbero stati solamente due centimetri di bara rifilata. Ma la famiglia intende procedere: farà causa.