Precipita sul Gran Sasso, muore alpinista romano
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L'uomo aveva interrotto la scalata ed era tornato indietro, ma avendo perso lo zaino con il cellulare non aveva potuto avvisare nessuno
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Da diverse ore non aveva più notizie del compagno, impegnato nella traversata del Mont'Alt vicino a Belluno, in Veneto. E così ha chiamato la centrale del Suem per lanciare l'allarme. L'ultimo contatto con l'uomo risaliva infatti alle 10 di mattina, quando le aveva detto che aveva superato un tratto difficile verso la cima. Poi il nulla. Dopo una notte di soccorsi, l'alpinista è stato recuperato dove meno ci si aspettava di trovarlo: alla fermata del bus. L'uomo aveva infatti interrotto la scalata ed era tornato indietro, ma non aveva potuto informare nessuno perché aveva perso lo zaino con documenti e cellulare.
L'allarme - A raccontare la vicenda, fortunatamente a lieto fine, sono Il Dolomiti e Il Gazzettino. L'uomo, un 34enne del Trevigiano, era impegnato da due giorni nella traversata del Mont'Alt. Aveva sentito per l'ultima volta la compagna alle 10 del mattino di domenica 20 agosto, per dirle che aveva superato un tratto difficile della salita. Poi più nessuna comunicazione. La donna, preoccupata dall'assenza di contatti, alle 20 ha deciso di telefonare alla centrale del Suem, il Servizio sanitario di urgenza ed emergenza medica, per lanciare l'allarme.
I soccorsi e il ritrovamento - Tre squadre del soccorso alpino di Belluno sono quindi partite alla ricerca dell'uomo, controllando tutti i punti di accesso e di sbocco delle discese del Mont'Alt, nonché chiamandolo e facendo segnali di luce con le pile. Niente da fare: del 34enne nessuna traccia. Ma intorno alle 6 di mattina di lunedì 21 agosto, i soccorritori - mentre si stavano recando alla palestra del Mas di Sedico per dare il via a una ricognizione dall'alto - hanno visto alla fermata dell'autobus un giovane che corrispondeva alla descrizione. E in effetti era proprio lui, sano e salvo. Ma com'era finito lì?
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Aveva perso lo zaino col cellulare - Come è stato in seguito ricostruito, mentre stava proseguendo verso la cima del Mont'Alt, lo scalatore non aveva trovato il punto da cui partono le doppie su un tratto del percorso e aveva deciso di tornare indietro. Durante il rientro ha però perso lo zaino che conteneva documenti e cellulare, e non ha potuto informare nessuno. Alla fine, con il ritrovamento alla fermata del bus, l'allarme è cessato con un sospiro di sollievo da parte di tutti.