Forse un nome collettivo, quello del mitomane che sta seminando la paura nel bellunese. I reati contestati: procurato allarme, incendio doloso, danneggiamento aggravato, e tentata estorsione aggravata
"Erostrato" potrebbe essere un nome collettivo, o avere approfittato dell'aiuto di complici. Potrebbero infatti essere tre gli indagati, tra cui forse una donna, nell'inchiesta sugli atti intimidatori che da mesi terrorizzano gli abitanti del Bellunese. Tra questi, particolare allarme sociale ha suscitato il fatto di mischiare caramelle destinate ai bambini con spilli, confezionate in un sacchetto lasciato nel cortile di un asilo. Durante le perquisizioni in tre appartamenti, i carabinieri avrebbero trovato elementi di interesse, specialmente nelle memorie dei computer sequestrati.
La lista dei reati contestati ora comprende procurato allarme, incendio doloso, danneggiamento aggravato, e tentata estorsione aggravata. Nell'arco degli ultimi mesi, infatti, Erostrato si è reso inoltre responsabile dell'invio di lettere anonime, accompagnate da una inquietante polvere bianca (rivelatasi poi borotalco); di scritte neonaziste sui muri di un cimitero. Attribuiti a lui anche piccoli incendi, per fortuna senza gravi conseguenze.