L'audio delle intercettazioni dei quattro kosovari arrestati nella città lagunare. Nel mirino anche la basilica di San Marco
"Se faccio il giuramento e mi danno l'ordine, sono obbligato a ucciderli tutti". Così i quattro kosovari della cellula jihadista sgominata a Venezia parlavano dei loro piani nel corso di una conversazione intercettata dagli investigatori. E ancora, mettevano in chiaro il progetto di colpire Rialto e San Marco: "Con Venezia guadagni subito il paradiso per quanti "monafik" (miscredenti, ndr) ci sono qua... ad aver una bomba... a Rialto...".
Nel mirino anche San Marco - Secondo le intercettazioni, tradotte dagli investigatori, emergono ulteriori dettagli: non solo il Ponte di Rialto nel mirino del gruppo, ma anche le chiese della città, prima tra tutte San Marco, come obiettivi ideali per un loro attacco.