Nel contenzioso tra un piccolo Comune nel Veronese e l'Inps e a rimetterci è una lavoratrice che, dopo un lungo iter in tribunale, si vede riconosciuti i suoi diritti
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Un vero caso di giustizia "lumaca". A sperimentarlo sulla propria pelle una bibliotecaria di un piccolo centro nel Veronese che, rimasta incinta nel 1990, chiede l'indennità di maternità. Ma scoppia una guerra tra il Comune e l'Inps che si rimpallano le responsabilità. Passano 28 anni, e intanto la figlia della donna diventa adulta, alla madre è riconosciuto il diritto a percepire il trattamento economico dopo un'odissea giudiziaria per 3.200 euro.
E' il Tar, che ribadisce un verdetto della Cassazione, a condannare il Comune a risarcire alla donna, per la precisione, 3.258,99 euro più le spese legali oltre agli interessi da calcolare a partire dal 1990.