A "Controcorrente" parlano una delle coppie omogenitoriali raggiunte dalla raccomandata della Procura di Padova
"La prima figlia registrata è la nostra", ai microfoni di "Controcorrente" Laura e Irene commentano l'ordinanza della Procura di Padova che ha impugnato 33 atti di nascita di figli nati da coppie omogenitoriali e registrati dal comune veneto a partire dal 2017. "Mi lascia perplessa che un tribunale come quello di Padova deve impegnare 33 udienze per togliere la famiglia a dei bambini quando penso invece debba avere altre priorità come l'ordine pubblico", dice Laura che insieme a Irene aspetta ora una notifica anche per il secondogenito.
Nella raccomandata inviata alle famiglie arcobaleno, la Procura di Padova ha dichiarato l'illegittimità degli atti di nascita sostenendo che solo la madre biologica ha diritto di essere menzionata. Il Comune lamenta il vuoto legislativo sulle trascrizioni. "L'ho fatto in coscienza, penso sia corretto difendere i diritti", dice il sindaco Sergio Giordani che difende l'apertura del registro per i figli delle coppie gay residenti all'inizio del suo mandato.