La rabbia dei genitori: "Nostro figlio non può muovere le braccia, vogliamo giustizia". Finiti sotto inchiesta l'Asl 13 di Dolo (Venezia) e il sedicente medico, che era stato anche primario a Riva del Garda
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Adesso "può deglutire", ma "non riesce ancora a muovere le braccia" il piccolo nato con un parto naturale voluto con forza da Andrea Stampini, il sedicente ginecologo dell'Asl 13 di Dolo (Venezia) finito sotto inchiesta. I genitori pretendono giustizia e dopo la denuncia depositata al Tribunale del Malato si chiedono "come sia potuto succedere?". Stampini, secondo quando emerso nelle indagini, non ha mai conseguito la laurea né l'abilitazione.
"Dobbiamo aspettare i 3 anni per avere la certezza che non abbia subito danni celebrali", affermano i genitori, residenti a Camponogara, in un'intervista a La Nuova Venezia. "Ora ci siano affidati a un avvocato e siamo decisi ad andare fino in fondo a questa storia. Chi ha sbagliato deve pagare, sia Stampini sia chi non ha controllato chi fosse", spiegano. Anche l'Asl 13, di Dolo, risulta indagata.
Andrea Stampini, che esercitava la professione da circa 40 anni, è stato anche il responsabile del reparto di ostetricia e ginecologia all'ex ospedale di Riva del Garda, in provincia di Trento.
Il drammatico parto era avvenuto il giorno di Santo Stefano del 2014, quando in reparto di turno c'era proprio il falso medico.