Le tre persone fermate per l'omicidio della donna sono state "tradite" dalla Fiat Punto, dal cappuccio del piumino e dalle scarpe numero 34
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Emergono nuovi dettagli sul caso di Isabella Noventa, la 55enne scomparsa il 15 gennaio da Albignasego, nel Padovano. Secondo l'avvocato della famiglia, le tre persone fermate per l'omicidio della donna sono state "tradite" da alcuni elementi: una Fiat Punto, di proprietà di uno dei tre, filmata dalle telecamere di sorveglianza a Noventa; il cappuccio del piumino, mai indossato dalla vittima, e il fatto che Isabella portava scarpe numero 34.
I fermati, accusati di omicidio premeditato, sono l'amico ed ex fidanzato Freddy Sorgato, la sorella di quest'ultimo, Debora, e la loro amica Manuela Cacco. "Il Gps montato sull'Audi di Sorgato era quello che serviva a creare un alibi. Non avevano però fatto i conti con le telecamere installate a Noventa che hanno filmato la Fiat Punto che sarebbe anch'essa di proprietà dell'uomo", ha spiegato l'avvocato Gian Mario Balduin, che ipotizza che la seconda auto posso quindi essere stata usata per l'occultamento del cadavere della donna.
"Si è trattato di un altro elemento - ha poi aggiunto il legale - che si aggiunge ai tanti particolari importanti nella ricostruzione dell'accaduto come il fatto che Isabella non indossava mai il cappuccio del piumino banco che si vede addosso ad una donna nei video di sorveglianza e usava scarpe taglia 34, una misura decisamente insolita". "Elementi - questi - che discordavano con i fotogrammi delle telecamere che la riprendevano in centro città".
Il fratello: "Confessino e dicano dov'è il corpo" - "Stiamo passando un periodo di sofferenza. Spero solo di trovare mia sorella. Se sono stati loro che confessino il delitto: dicano dov'è il corpo per darle almeno un degno saluto", ha commentato Paolo Noventa, fratello di Isabella a "Mattino 5". "Non capisco quale possa essere il movente - ha proseguito -. Mia sorella si è sempre comportata in maniera corretta con Freddy".