Il documento sulla fecondazione è stato approvato all'unanimità. Chiamparino: "E' un segnale forte per il Parlamento affinché legiferi"
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La Conferenza delle Regioni ha approvato all'unanimità le linee guida sulla fecondazione eterologa. "Ora - dice il presidente della Regione Veneto Luca Zaia - non ci saranno più differenze tra le Regioni". Poi, a chi gli chiede se i single potranno cercare di avere un figlio con la fecondazione eterologa, risponde: "Personalmente penso non ci debbano essere problemi, ma è vero che questo è uno strano Paese".
Chiamparino: "Da Regioni segnale forte, Parlamento legiferi" - "Con le linee guida sull'eterologa le Regioni hanno mandato un segnale politico forte al Parlamento, a cui rivolgo un appello accorato al Parlamento perché legiferi", ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino.
"Con le linee guida sull'eterologa abbiamo fatto ciò che in Italia non sempre avviene: abbiamo mantenuto gli impegni", ha aggiunto Chiamparino. "Esprimo la mia gratitudine per il lavoro fatto dalla commissione. Con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - ha sottolineato - c'è stata una piena intesa ma è necessaria una legge: non c'è alcun ostacolo a farla, né di natura tecnica, né etica, né politica".
A Firenze le prime visite - Intanto all'ospedale fiorentino di Careggi sono iniziati i primi appuntamenti per le coppie che desiderano intraprendere la fecondazione eterologa. Gli incontri si svolgono al reparto maternità. La prima a presentarsi è stata una coppia over 40 che risiede in un comune del Fiorentino. In lista dopo di loro ci sono quasi 200 coppie e l'agenda degli appuntamenti è piena nel principale ospedale pubblico della Toscana, la regione che per prima si è dotata di una delibera sulla eterologa.
La prima coppia è over 40 - Lui ha 45 anni, 44 lei, vengono dalla provincia di Firenze. Ancora non sanno se potranno realizzare il loro sogno di avere un figlio: "Ci hanno fatto una visita, prelevato il sangue e sottoposto a una lunga serie di domande". Il responso però non è ancora arrivato: "Ci hanno dato tanti altri esami da fare, non sappiamo come andrà a finire", dice lei. "Speriamo bene, appena abbiamo letto di questa possibilità sui giornali abbiamo chiamato". "Abbiamo già fatto due tentativi di fecondazione omologa, purtroppo senza successo".
"Prima avevamo pensato anche a un viaggio all'estero, ma e' troppo costoso, non possiamo affrontarlo", aggiungono. "Quando abbiamo saputo che in Toscana, vicino a casa nostra, c'era questa possibilità, per noi è stata una liberazione". E così è partito anche il passaparola tra gli amici nella loro stessa situazione. Ora non resta che sperare che tutto vada bene: "Faremo gli esami, poi ci richiameranno loro, torneremo per una seconda visita tra un circa un mese".
Careggi, entro due mesi il primo intervento - "Prevediamo di effettuare il primo intervento di fecondazione eterologa entro due mesi". Così Monica Calamai, direttore generale della Aou di Careggi: "I tempi di attesa per l'intervento sono legati agli accertamenti diagnostici necessari". "Il processo della fecondazione eterologa si inserisce in una situazione di attenzione particolare da parte della Regione - ha aggiunto - si tratta di una rivoluzione di coppia perché le scelte di questo tipo non sono mai individuali ma nascono da una sintesi tra i partner".