Giovanni Gaio, 33enne ingegnere di Feltre (Belluno), è stato il solo, su 400 sottoposti all'esperimento, a superare un test scientifico che gli riconosce di essere affetto dalla sindrome ipertimesica, per la quale ricorda tutti i particolari della sua vita
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Con la sua supermemoria può essere a pieno titolo nominato l'erede di Pico della Mirandola, l'umanista dalla proverbiale capacità di ricordo. Si chiama Giovanni Gaio, ha 33 anni, vive a Feltre (Belluno) e fa l'ingegnere. Fin qui tutto normale, se non fosse per quella sua strabiliante abilità nel ricordare tutto, fin nei minimi dettagli, degli avvenimenti della sua vita. Così, dopo un test scientifico della Sapienza di Roma, ha scoperto di essere l'unico italiano affetto da ipertimesia, la sindrome di chi ha una memoria autobiografica superiore alla media.
Fin da piccolo, l'ingegner Gaio si è accorto di avere una memoria diversa rispetto agli altri, tale che gli permette, ancora oggi, di ricordare dettagliatamente quasi ogni giorno della propria vita, così come gli eventi pubblici che hanno per lui un significato preciso.
Solo nel 2014, però, ha potuto certificare questa sua particolarità, l'essere affetto da ipertimesia, attraverso un test scientifico che a lui e altri 399 italiani dotati di supermemoria è stato somministrato dalla ricercatrice del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia della Sapienza di Roma, Patrizia Campolongo. Il giovane veneto è stato l'unico dei partecipanti a riuscire a rispondere in maniera corretta a 27 domande su 30 del questionario, in 30 minuti.
Tra le prove superate anche l'aver associato una data al giorno della settimana e l'aver collegato gli avvenimenti storici. Mister "Calendario vivente", però, ammette di non avere una vita facile: "Non sono un genio né un fenomeno da baraccone", precisa.