DELITTO DI VICENZA

Finisce in coma per difendere l'amica, 45enne si risveglia e racconta: "Uccisa dal suo ex"

Vicenza, Paolo Zorzi era con Marianna Sandonà ed è rimasto senza conoscenza fino a venerdì. Ora è il teste chiave

23 Lug 2019 - 12:46
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Si è risvegliato pensando ancora di poter difendere l'amica, Marianna Sandonà, 43 anni, uccisa dalla furia dell'ex, Luigi Segnini, 38. L'ultima scena vista da Paolo Zorzi, 45 anni, era stata quella dell'accoltellamento della 43enne, che gli aveva chiesto di accompagnarla in quello che si sperava fosse l'ultimo incontro con l'ex nel Vicentino. Poi lui è stato ferito con due fendenti ed è rimasto in coma fino a venerdì. Ora è pronto a raccontare.

L'8 giugno "Segnini è sceso dall'auto con il coltello, gridando come un pazzo", ha affermato il testimone chiave agli inquirenti. Zorzi si era presentato all'appuntamento insieme all'amica per proteggerla. La vittima sapeva già probabilmente le intenzioni di Segnini, che ha tentato il suicidio dopo l'aggressione e ora è nel carcere di Padova dopo le dimissioni dall'ospedale.

Zorzi, come scrive il Corriere della Sera, ora sta meglio ma deve fare i conti con l'enorme sofferenza della perdita di Marianna. Nella sua ricostruzione ai pm, ha ricordato con esattezza anche la lista che la 43enne aveva stilato con gli oggetti da restituire all'ex convivente. Lo stesso pezzo di carta che il camionista ha trafitto con il coltello prima di scagliarsi contro la donna e il suo amico nel retro del condominio di lei, davanti al garage. A trasloco ormai concluso. Al vaglio degli investigatori ci sono anche i telefonini di vittima e assassino. C'è la possibilità che la donna abbia registrato tutto.

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