la cerimonia

Giulia Cecchettin, l'Università di Padova le conferisce la laurea post mortem | Il padre: "Tu squarcio nelle nostre coscienze"

Quando avvenne l'omicidio, la 22enne aveva già completato la tesi, ed era prossima alla discussione. A ritirare il titolo accademico la sorella Elena: "Sono fiera di te"

02 Feb 2024 - 21:32
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Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa a coltellate l'11 novembre dall'ex fidanzato, ha ottenuto dall'Università di Padova la laurea alla memoria in ingegneria biomedica. Quando avvenne l'omicidio, la giovane aveva già completato la tesi, ed era prossima alla discussione di laurea. Alla cerimonia, che si è tenuta nell'aula magna del Bo dell'Ateneo, hanno preso parte i familiari della ragazza - il padre Gino, la sorella Elena e il fratello Davide -, insieme al ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, la rettrice Daniela Mapelli, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione Gaudenzio Meneghesso e la relatrice della tesi di laurea, Silvia Todros.

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Dal podio hanno voluto ricordare Giulia, anche Gino Cecchettin, la sorella Elena e la sua più cara amica, Giulia Zecchin.

Gino Cecchettin: "Tu squarcio nelle nostre coscienze"

  "Hai provocato uno squarcio nelle nostre coscienze, nella mia per prima. Sarai sempre nel cuore di chi ti ha amato e conosciuto, e sarai sempre nel nostro cuore. Eppure non riesco a essere felice: mi sono chiesto spesso se avesse senso e a cosa potesse servire una cerimonia per la laurea postuma. La risposta viene ancora una volta da Giulia: ha senso per tutto quello che hai fatto per gli altri e ancora stai facendo". Sono state queste le parole di Gino Cecchettin, intervenendo alla cerimonia. "Mi manchi come l'ossigeno", ha poi concluso.

Elena: "Sono fiera di te"

 Anche Elena Cecchettin ha preso la parola per ricordare la sorella. "Cara Giulia, mia dolce Giulia, tu non sai quanto io sia fiera di te, ti ho sempre ammirato tanto per come eri, carina dolce e sveglia, ti ho sempre visto come un piccolo genietto. Dicevi sempre di non avere memoria, però guarda cosa sei riuscita a fare: sei riuscita ad essere una così brava studentessa in ingegneria, una facoltà che sapevo non essere la più affine al tuo animo romantico, eppure ce l'hai fatta alla grande", ha dichiarato Elena. "Ci ha sempre fatto sentire una famiglia, anche quando è morta la mamma - ha proseguito la ragazza -. Hai fatto tante belle cose per te stessa per noi, dobbiamo ricordarcelo sempre. Peò non dobbiamo dimenticare mai quante cose avresti potuto fare se non ti fosse stata tolta la possibilità di farlo. Non dobbiamo dimenticarcene, perché a nessuna altra donna venga tolta la possibilità di farlo". "Nella tua breve vita - ha evidenziato non riusciendo a trattenre la commozione  - sei riuscita a insegnarmi tanto e ora posso dirlo, senza che tu mi dica che non è ancora vero: complimenti ingegnere".

Bernini: "Laurea dovuta e meritata"

 La laurea alla memoria a Giulia Cecchettin "è meritatissima e dovuta. E' un atto dovuto, è proprio così". Lo ha detto la ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, durante la cerimonia. "Mai come ora Giulia è qui presente qui, per noi e con tutti noi", ha affermato Bernini, portando "la vicinanza e l'abbraccio di tutto il governo, e definendo molto bella l'idea di dedicare a Giulia borse di studio e aule" affinché "per ogni laurea conseguita ci sia un po' di Giulia".

La rettrice: "Giulia era un primo violino ovvero un punto di riferimento"

 "Giulia era figlia, una sorella, un'amica preziosa, una ragazza dolce ma decisa nel raggiungere i propri obiettivi. Giulia aveva già chiaro le cose che contano: ha saputo affrontare le difficoltà che la vita ti mette di fronte, ha sostenuto 11 esami dopo la morte della mamma, aveva scritto una tesi brillante, era pronta a questo giorno, uno di quelli che si ricordano". Lo ha ricordato, parlando della giovane di Vigonovo, la rettrice dell'Università di Padova, Daniela Mapelli, introducendo la cerimonia di consegna della laurea alla memoria. "Giulia era un primo violino ovvero un punto di riferimento. Quando noi docenti facciamo lezione individuiamo tra gli studenti un 'primo violino', ovvero uno studente che tra tutti può darci un feedback. Giulia era così", ha continuato la rettrice. Mapelli ha aggiunto che "mai come in occasione del terribile femminicidio di Giulia il concetto di comunità si è fatto concreto, lo si poteva toccare con mano. L'ondata di apprensione prima, l'orrore e sdegno poi si riverberavano qui a Palazzo Bo, cuore del nostro Ateneo. Con grande pudore provo a chiedere a tutte e tutti di provare a regalare a Giulia un sorriso".

Giulia Cecchettin iscritta ad honorem su albo degli ingegneri

  "Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri si sta adoperando affinché sia consentito a Giulia Cecchettin di essere iscritta ad honorem all'Albo degli ingegneri".

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha partecipato alla cerimonia di conferimento della laurea alla memoria in ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin. Il CNI, rappresentato dalla Consigliera Ippolita Chiarolini, ha inteso, ancora una volta, manifestare la totale vicinanza alla famiglia di Giulia dell'intera categoria degli ingegneri italiani.

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