L'ipotesi shock su cui lavorano gli inquirenti: il 45enne arrestato ha una serie di precedenti penali e anni di galera per rapine e violenze sessuali
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Il 45enne arrestato con l'accusa di aver violentato una ragazzina di 11 anni a Mestre, potrebbe aver premeditato tutto. E' questa l'ipotesi a cui lavorano gli inquirenti, secondo cui l'uomo potrebbe aver seguito per giorni la giovane vittima, dal momento che dinamica dell'inseguimento e luogo in cui l'aggressione si è compiuta renderebbero improbabile l'improvvisazione. Non una scelta casuale, dunque, ma un atto premeditato e studiato.
Il 45enne resta rinchiuso nel carcere di Venezia, dove, durante l'interrogatorio di garanzia con il gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Molti gli elementi indiziari raccolti dai carabinieri a suo carico. L'uomo era stato rintracciato a Mestre la sera stessa dei fatti, sulla base di un fermo di polizia disposto dal pm Anna Andreatta. Nella fuga dalla casa dell'11enne Mulas aveva perso il portafogli, con i documenti di identità. La ragazzina aggredita ha subito la violenza nell'androne del suo palazzo, quando stava ormai per entrare in casa, e ancora al telefono con una amica che ha udito le sue grida.
La violenza nei confronti dell'undicenne è avvenuta giovedì pomeriggio. Come riporta Il Gazzettino, la ragazzina stava tornando a casa dopo la palestra quando, sui mezzi pubblici, si è resa conto di essere seguita. Ha telefonato a un'amica e si è avviata velocemente verso casa ma una volta aperto il portone, l'uomo è sbucato alle sue spalle e l'ha spinta all'interno dell'abitazione.
Proprio quell'abitazione dove è avvenuta la violenza si trova in un rione di Mestre fatto di viuzze strette, che rendono difficile la possibilità di muoversi velocemente e agilmente a chi non le conosce bene. Per questo l'ipotesi è che la ragazzina possa essere stata seguita per giorni e che l'aggressore non abbia improvvisato ma agito con premeditazione: i carabinieri del comando provinciale di Venezia indagano sui giorni precedenti la violenza proprio per ricostruire i suoi movimenti e capire se il 45enne seguisse la sua giovane vittima già da tempo.
L'uomo ha una lunga serie di precedenti e si è fatto diversi anni di galera per rapine e violenze sessuali nei confronti di diverse donne. In Veneto, nel 2006, aveva già subito una condanna a otto anni per aver tentato di violentare due studentesse. Dopo aver aggredito e commesso la violenza nei confronti dell'11enne a Mestre, è andato a casa sua a Padova dove si è cambiato i vestiti. Ma a incastrarlo è stato un marsupio lasciato a casa della vittima: così i carabinieri sono risaliti alla sua identità e lo hanno fermato poche ore dopo.