Per la prima volta parlano gli studenti che a Milano erano con Domenico Maurantonio prima del tragico volo dal quinto piano dell'albergo
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"Eravamo tutti molto stanchi, ma non eravamo ubriachi. Domenico era sereno come sempre. Quello che è successo è un mistero anche per noi". Per la prima volta dall'incidente che ha spezzato la vita del 19enne Domenico Maurantonio, a Il Mattino di Padova, parlano due suoi compagni di classe, raccontando le ultime ore trascorse con lui quella notte a Milano prima del tragico volo dalla finestra del quinto piano dell'hotel.
I due ragazzi, nell'intervista, spiegano che quella notte "in camera non c'è stato alcun festino. Eravamo tutti molto stanchi. Ci siamo trovati in camera in cinque ragazzi, compreso Domenico. Tutti maschi. Abbiamo chiacchierato tranquillamente con la porta chiusa e un tono di voce da conversazione normale. Nessuno era ubriaco. Abbiamo bevuto in cinque una bottiglia di liquore alla prugna".
Il gruppo - continuano nel loro racconto - avrebbe poi proseguito a chiacchierare, fino alle 3.20, quando i cinque sono scesi nella hall dell'albergo. "Abbiamo preso un po' d'aria" e Domenico ha scattato agli amici la famosa foto che poi ha inviato nel gruppo di whatsapp della classe.
"Domenico era sereno, come sempre". Poi tutti sono tornati in stanza, verso le 5.30, "ci siamo addormentati e Domenico era a letto". Un'ora dopo, alle 6.30 - proseguono i due studenti della 5E - un loro compagno di stanza si è svegliato e non ha trovato Domenico. "Abbiamo visto che Domenico non era a letto - aggiungono - e che aveva lasciato sul comodino occhiali, portafoglio e telefono. Siamo scesi e abbiamo iniziato a chiedere se l'avessero visto, poi è arrivata la polizia".