Ai microfoni di Tgcom24 i genitori dello studente caduto dal quinto piano in un hotel di Milano: "Non crediamo allo scherzo; è stata un'azione deliberata. Di nostro figlio ci manca tutto"
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"L'unica ipotesi è che sia stato spinto giù". Non si danno pace i genitori di Domenico Maurantonio, lo studente diciannovenne di Padova rinvenuto morto dopo un volo di cinque piani dalla finestra di un albergo di Milano, dov'era in gita con la classe. E affidano la loro disperazione ai microfoni di Tgcom24: "Non penso allo scherzo - continua la madre - Vedo un gesto crudele con un fine ben preciso. Si tratta di trovare chi l'ha fatto e perché".
Non hanno più lacrime i genitori di Domenico che a fatica cercano di trovare una verità dietro all'ancora inspiegabile morte del loro ragazzo: "Non era un tipo che si faceva coinvolgere in bravate - continua la madre - con equilibrismi su cornicioni o davanzali, men che meno al quinto piano. Sarebbe un altro comportamento anomalo che non è assolutamente in linea con il suo modo di essere".
Qual è dunque l'idea su quanto accaduto? "Non so cosa pensare: se è uno scherzo, è crudele e disumano messo in atto con l'intenzione di colpire in modo estremamente grave. Probabilmente l'intento era quello di colpire in modo definitivo o quanto meno con delle conseguenze gravissime e irreversibili. L'unica ipotesi è che sia stato spinto giù", risponde la madre.
A queste parole fa eco il padre Bruno: "Non riesco a capire perché continua a esserci una versione secondo la quale nessuno era presente, nessuno ha sentito, nessuno ha visto: tutto ciò appare improbabile". E concludono insieme: "Di Domenico ci manca tutto".