Il sindacato dei conducenti contesta la scelta di acquistare veicoli senza la dotazione automatica per le carrozzine per ragioni di sicurezza
© dal-web
Niente pedana automatica per i disabili di Mestre che vorranno salire a bordo di uno dei nuovi bus acquistati dalle aziende dei trasporti Actv e Avm, ma anche niente pedana manuale. Da un lato le società hanno preferito comprare 31 mezzi (e altri 29 arriveranno a breve) non dotati di sollevamento automatico delle carrozzine perché il meccanismo è molto delicato e soggetto a guasti ricorrenti. Dal canto loro i conducenti non accettano la mansione aggiuntiva di dover uscire dalla cabina di guida e montare manualmente la passatoia che consente alle persone diversamente abili di poter accedere al veicolo.
"Riteniamo che le disposizioni operative impartite da Actv per garantire il servizio alle persone diversamente abili non possano essere applicate in quanto l'arresto, lo spegnimento del motore del bus, l'abbandono del posto di guida, in mezzo al traffico caotico e promiscuo, non possono essere applicate per ovvie ragioni di sicurezza": questa la posizione assunta dai rappresentanti dei lavoratori.
Anche se dall'azienda replicano già che il Codice della strada non vieta ai conducenti di effettuare questo tipo di operazioni, i conducenti sembrano intenzionati a fare fronte comune, tanto più che l'acquisto dei nuovi bus prevede le prese usb per la ricarica dei cellulari dei passeggeri.
I sindacalisti autonomi di Sgb contestano pure la scelta, a loro avviso anacronistica, di acquistare autobus a gasolio, pur sapendo che dal 2030 non potranno più circolare. Scelta forse dettata, continua Sgb, "dalla volontà di risparmiare, acquistando autobus destinati ad altre realtà della Comunità Europea con percorrenze lunghe e quindi, in questi casi sì, funzionali con prese usb e con scarsa necessità di utilizzo delle pedane per disabili".