La testimonianza: "Qui con noi da 10 anni, un fatto inspiegabile"
Chi conosceva Fandaj Bujar, il 41enne kosovaro accusato dell'omicidio di Vanessa Ballan, non riesce ancora a capacitarsi del suo gesto. Lo spiega il dirigente della squadra di calcio in cui giocava Bujar che in una intervista telefonica a "Mattino Cinque News" dichiara: "È una cosa a cui non sappiamo dare un motivo. Una cosa grande della quale non riusciamo a capacitarci".
"Lui è arrivato qui dieci anni fa - continua l'intervistato - poi si è assentato due, tre anni perché è andato a lavorare in Svizzera. Tante volte a fine partita portava una decina di birre e le offriva alla squadra". L'uomo spiega che non sapeva della relazione con Vanessa Ballan e spiega di aver visto ultimamente Fandaj Bujar "un po' assente".
La 27enne di Riese Pio X (Trieste), al terzo mese di gravidanza, è stata uccisa con otto coltellate, sei profonde e due superficiali. L'esame ha rivelato che due fendenti hanno lesionato entrambi i polmoni mentre una coltellata ha trapassato il cuore. Bujan Fandaj avrebbe girato l'impugnatura dell'arma nel corpo della donna per essere sicuro che il colpo fosse letale. È stato accertato anche il fatto che prima delle coltellate la vittima è stata picchiata: sono state infatti trovate contusioni al capo e al volto, e ferite da difesa sulle mani, come già emerso dalla prima ispezione cadaverica.