dolore terribile

Omicidio-suicidio Padova, il nonno: "Mia figlia più volte l'aveva segnalato ai carabinieri"

L'uomo, Alessandro Pontin, separato dalla moglie, non pagava gli alimenti in modo adeguato

21 Dic 2020 - 14:32

"Nemmeno una bestia ammazza in quel modo i propri figli.Ma che uomo era questo?". E' il doloroso sfogo di Aldo Calzarotto, padre di Roberta, dopo che il genero Alessandro Pontin ha ucciso i due figli adolescenti e si è tolto la vita nel Padovano. L'uomo, separato dalla moglie, non pagava gli alimenti in modo adeguato. "Più volte mia figlia era stata a parlare con i carabinieri di quell'individuo che faceva cose strane", ha aggiunto Calzarotto.

"Purtroppo siamo arrivati a questo, i ragazzi sono morti e io ho perso tutti e due i miei adorati nipoti", dice al Corriere della Sera.. Francesca e Pietro vivevano insieme alla mamma proprio nella villetta di campagna dove abita anche il nonno Aldo. "Andavo a prenderli a scuola ogni giorno, perché mia figlia lavora. Mangiavano con me e mia moglie. Come viviamo senza di loro?".

Claudio Calzarotto, fratello di Roberta, parla di quello che è stato l'innesco della tragedia. "Mia sorella percepiva 100 euro al mese per i due bambini e al magistrato sembrava una cifra non adeguata, eccessivamente bassa. Lei aveva chiesto qualcosa di più, ma proprio questa settimana è stato tutto archiviato e lei era molto arrabbiata. Sembrava che lui non avesse colpe e invece".

Quello di Alessandro Pontin era un volto noto a Trebaseleghe e dintorni. Per un lungo periodo aveva lavorato come artigiano parquettista ma poi le cose non erano dandate bene. E allora eccolo che si reinventa una nuova professione, purtroppo dai guadagni ancora più incerti. Aveva abbracciato le discipline olistiche. "Il mondo riflesso di Alessandro Pontin" è il nome del gruppo Facebook creato per cercare di attrarre clienti. Un' attività che portava avanti con la nuova fidanzata, Luciana Zillio.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri