L'insegnate era convinta che il bimbo fosse il responsabile del furto e ha controllato anche nella sua cartella. Lo studente è stato lasciato andare solo quando è apparso chiaro che non aveva rubato nulla
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Una maestra di una scuola elementare nel Padovano è stata indagata per "perquisizione arbitraria". L'insegnante avrebbe perquisito un alunno straniero ritenendolo responsabile di un furto in classe. Il ragazzino sconvolto, una volta tornato casa, ha raccontato l'accaduto ai genitori: una segnalazione è stata fatta giungere prima alla scuola poi in Procura. La maestra è stata denunciata e i carabinieri stanno facendo ora una serie di accertamenti.
I fatti risalgono a gennaio, quando da una classequinta era sparita un piccola fustellatrice. La maestra,convinta che a rubarla fosse stato lo scolaro straniero di 10anni, lo ha porta fuori dall'aula e in corridoio lo haperquisito, mettendogli le mani nelle tasche del giubbetto,della felpa, dei pantaloni e infine lo ha costretto ad aprire lacartella. Lo studente è stato lasciato andare quando è apparsochiaro che l'oggetto nascosto non era in suo possesso.
Lamaestra, padovana di 40 anni, è stata denunciata e i carabinieristanno facendo ora una serie di accertamenti. Sono già statisentiti insegnanti, genitori e bambini della stessa classe allapresenza di alcune psicologhe, per capire se la maestra si ècomportata in modo simile anche in passato.