La coppia è stata riconosciuta colpevole di omicidio colposo aggravato dalla prevedibilità dell'evento. La ragazza, sposando le tesi dei genitori che seguivano il metodo Hamer, trattò la malattia solo con vitamine e cortisone, morendo in breve tempo
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Il tribunale di Padova ha condannato a due anni Lino e Rita Bottaro, genitori di Eleonora, la minorenne che, ammalatasi di leucemia nel 2015, decise di non curarsi con la chemioterapia. La ragazza, sposando le tesi dei genitori che seguivano il metodo Hamer, trattò la malattia solo con vitamine e cortisone, morendo in breve tempo. I genitori sono stati condannati per omicidio colposo aggravato dalla prevedibilità dell'evento. "Rifarei tutto", ha detto la madre della vittima.
"Credo nella giustizia divina, non ho sbagliato nulla. Solo Dio sa quanto ha sofferto mia figlia", ha affermato ancora Rita Bottaro al termine dell'udienza. Secondo la procuratrice aggiunta Valeria Sanzari, che ha indagato subito madre e padre, la ragazza non ha mai avuto modo di costruire una propria libertà di scelta delle cure, in quanto sempre iperprotetta e "plagiata" dai genitori.
Al termine di due ore di requisitoria, la procuratrice aveva chiesto due anni di pena per i due. La ragazza aveva 17 anni e buone chance di sopravvivere se si fosse sottoposta alla chemioterapia come le consigliavano i medici. "Eleonora - ha spiegato Sanzari in aula - si sentiva nelle mani del padre, il quale decideva ogni terapia, precludendole l'unica che le avrebbe potuto salvare la vita. Fino a pochi giorni prima di morire era convinta di guarire, di compiere i suoi 18 anni e di poter andare in vacanza al mare".