Visto il metodo utilizzato, è sorto il sospetto che il fenomeno non fosse isolato alla città veneta ma che, invece, potesse rappresentare un sistema diffuso visto che tutta la procedura di richiesta poggiava su un autocertificazioni e su pochi elementi certi
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La guardia di finanza di Rovigo ha denunciato 239 persone per aver percepito illegalmente il Reddito di Cittadinanza. Le indagini, svolte con il supporto dell'Inps, sono iniziate a dicembre, quando i finanzieri di Occhiobello hanno bloccato un tentativo fraudolento di riscuotere il Reddito di Cittadinanza da parte di 23 persone tutte provenienti dalla Romania, attraverso un metodo poi riscontrato e replicato anche in altre parti d'Italia.
Le 23 persone dalla Romania avevano presentato le domande per ottenere il Reddito di Cittadinanza, a seguito delle quali, ricevuto il Pin, si erano recate presso l'ufficio postale per ricevere ed attivare le card elettroniche prepagate e, quindi, poter incassare le somme accreditate. Tutte le persone individuate non avevano titolo a ricevere il beneficio richiesto in quanto risultate prive del requisito di residenza.
Visto il metodo utilizzato, è sorto il sospetto che il fenomeno non fosse isolato ma che, invece, potesse rappresentare un sistema diffuso visto che tutta la procedura di richiesta poggiava su un autocertificazioni e su pochi elementi certi. I finanzieri hanno così scoperto che il comportamento illecito era stato replicato numerose volte i tutta Italia.
E' stato appurato, infatti, che una vasta platea di persone, tutte straniere, aveva presentato domanda ed aveva potuto accedere illecitamente al Reddito. Delle 673 persone controllate, ben 239 non possedevano il requisito della effettiva residenza in Italia e, per tali ragioni, sono state tutte denunciate alle Procure della Repubblica di Milano, Napoli, Roma, Cosenza, Lodi, Bari, Torino, Pavia, Massa, Agrigento, Foggia, Genova, Vercelli, Pisa, Latina, Imperia e Rovigo.