La decisione è stata presa dall'Usl dopo la scelta dell'obiezione di coscienza da parte delle due professioniste che lavoravano nel centro di Pma di Trecenta
La scelta dell'obiezione di coscienza da parte di due biologhe del Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'ospedale di Trecenta (Rovigo) ha costretto l'Usl a fare altre due assunzioni, per garantire la continuità del servizio. Le due nuove biologhe, riferisce "Il Gazzetino", sono state selezionate con un bando nel quale si precisava che l'obiezione costituiva "giusta causa di recesso dell'Azienda".
Nel centro stavano seguendo il percorso 150 coppie, con altre 320 in attesa.