La Procura indaga per omicidio. Il corpo sarebbe quello di una donna, che potrebbe essere però stata uccisa anche lontano dal luogo del ritrovamento
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A Occhiobello, in provincia di Rovigo, dalle acque del Po in secca è affiorato un borsone nero contenente un cadavere in stato di decomposizione. Non è ancora stato possibile identificare la vittima e nemmeno stabilire se il corpo sia quello di una donna, come comunque sembrerebbe in base ai primi accertamenti. Non confermata l'indiscrezione secondo cui il cadavere sarebbe mutilato. La procura locale indaga per omicidio.
I carabinieri di Rovigo hanno allertato tutti i comandi e le stazioni delle forze dell'ordine a monte del Po rispetto al luogo del ritrovamento: l'ipotesi più probabile, infatti, è che la persona possa essere stata uccisa in una zona più lontana rispetto ad Occhiobello; poi la corrente del fiume avrebbe trascinato a valle il borsone. In questo senso, dovrà essere analizzato dagli investigatori ogni elemento che possa avere collegamento con delitti irrisolti negli ultimi tempi, ma non necessariamente in aree vicine al Po.
Ad avvisare i militari del borsone, comparso sul pelo dell'acqua nelle golene e adagiato in parte all'argine, è stato un passante: il cadavere si trova ora all'ospedale di Rovigo, per gli esami degli anatomopatologi. Se veramente il corpo, come supposto, fosse quello di una donna, potrebbe rappresentare la soluzione di uno dei gialli delle persone scomparse in Veneto.