Insorgono i genitori che protestano contro la dirigente dell'istituto elementare coinvolto: "Hanno aspettato i compagni fuori dalla chiesa, sugli scalini del sagrato. Ma qui si tratta di arte, non solo di religione"
© Tgcom24
A scuola non seguono l'ora di religione: niente visita in Duomo. E' successo a cinque bambini di un istituto elementare di San Donà di Piave (Venezia). I docenti di due classi hanno organizzato infatti un'uscita didattica nel Duomo cittadino per i loro allievi: tutti, eccetto quei cinque che hanno scelto di non partecipare all'ora di religione. Pare che gli insegnanti incaricati di accompagnare due classi alla visita abbiano detto loro di non partecipare all'iniziativa. Provocando la rabbia dei genitori, che hanno subito protestato con la dirigente della scuola.
L'opera di padre Marko Rupnik - Ora si attende la risposta degli insegnanti, dopo che la dirigente ha raccontato la vicenda al "Gazzettino". La visita era stata organizzata per esaminare i mosaici realizzati recentemente nel Duomo cittadino da padre Marko Rupnik e inaugurato da poco in occasione di una cerimonia religiosa. Padre Rupnik ha prima firmato la cappella dell'Eucarestia e successivamente altre opere: questi i mosaici che i ragazzini dovevano visitare e ammirare. Ma non quei cinque allievi.
"Fuori dalla chiesa a fare le parole crociate" - A restare amareggiati dalla decisione in particolare i genitori di due bambine, che hanno preso carta e penna per scrivere alla dirigente. "Al ritorno a casa - si legge nella loro lettera - le bambine, umiliate e avvilite, ci informano che a loro e ad altri compagni non è stato consentito l'accesso al Duomo perché non frequentano l'ora di religione cattolica. Sono state quindi lasciate all'esterno della chiesa ad attendere, sedute sugli scalini, l'uscita della classe. A mia figlia sono state consegnate delle parole crociate come passatempo. La coordinatrice si è giustificata al telefono sostenendo che i mosaici rappresentano scene di Eucarestia e per questo motivo ha deciso, assieme alle altre maestre, di escludere tutti i bambini che non seguono religione".
Disagio e umiliazione - I genitori però replicano che qui "si tratta di cultura e di arte. Le nostre figlie sono entrate nelle Basiliche di San Marco e San Pietro, in decine di chiese in tutta Italia, hanno assistito a matrimoni religiosi e visitato gli Uffizi, con le rappresentazioni cristiane dei più grandi pittori. Come si possono discriminare dei bambini perché non frequentano religione? Non ci sono parole per raccontare l'espressione di disagio e umiliazione delle nostre figlie dopo un'uscita che aspettavano da giorni".