Polemiche dopo le parole su Facebook dell'agente Mauro Maistro, che ha cancellato il suo profilo social in cui scriveva: "Fanno servizietti per una canna, poi..."
Il Viminale ha annunciato di stare valutando provvedimenti nei confronti di Mauro Maistro, poliziotto e sindacalista in servizio ad Adria (Rovigo), che sulla sua pagina Facebook, commentando lo stupro della 15enne sulla spiaggia di Jesolo (Venezia) ha scritto: "Queste ragazzine pensano di rimediare una canna facendo servizietti veloci agli spacciatori, poi trovano quello che invece vuole il servizio completo e allora piangono perché le stuprano... storia vecchia come il mondo". A nulla è valsa la giustificazione di "sarcastico" a margine del post: sui social è scoppiata la bufera e il poliziotto ha cancellato il suo profilo da Facebook.
L'intervento del Viminale "L'amministrazione ha trasmesso gli atti agli uffici competenti affinché venga valutato con immediatezza ogni profilo di responsabilità disciplinare". E' quanto apprende l'agenzia Ansa da fonti del Viminale a proposito del post del poliziotto su Facebook sulla violenza sessuale di Jesolo subita da una quindicenne. Il ministro Salvini è informato e segue la vicenda.
Anche il Codacons è intervenuto sulla vicenda, chiedendo che il poliziotto, fino a un mese fa segretario del Coisp di Rovigo, venga sollevato dal servizio.