Fotogallery - La rimozione del bus precipitato a Mestre
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La testimonianza a "Pomeriggio Cinque": "Correva a una velocità ragionevole per quel tratto di strada"
"Correva a una velocità ragionevole per quel tratto di strada". Sono le parole dell'autista del pullman fermo al semaforo, mentre quello guidato da Alberto Rizzotto sfondava il guard rail del cavalcavia della Vempa a Mestre e volava giù per una quindicina di metri. L'uomo che ha assistito alla scena a bordo di un altro mezzo che si trovava sulla strada durante la serata del 3 ottobre ha parlato a "Pomeriggio Cinque", raccontando quello che ha visto: "Si tratta di un tratto di strada che noi tutti della zona facciamo - ha proseguito l'uomo -. Era una velocità giusta la sua. Non ho visto se abbia provato a frenare, secondo me lui era fermo sulla sua traiettoria e lui ha dato l'impressione di avere un moto costante".
L'uomo ha anche provato a ricostruire la dinamica dell'incidente, avendo assistito all'intera scena, inclusi gli attimi prima della tragedia: "Ho visto il mezzo sopraggiungere alla mia destra e poi l'ho visto cadere - ha proseguito nel racconto -, il pullman mi si alza davanti e va giù per la scarpata". Attimi di terrore che sarà difficile da dimenticare: "Io sono rimasto nel mezzo - prosegue -, non ho neanche aperto le porte perché avevo persone a bordo, ho solo chiamato i soccorsi. Se fossi sceso non so se sarei riuscito a risalire dopo. Vedendo quella scena, non so se avrei avuto il coraggio di rimontare al volante". L'uomo riferisce infine di aver: "visto sulla parte posteriore, a sinistra, del fumo, o qualcosa di simile".
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