Prigioniero durante la Seconda Guerra Mondiale scrive al padre nel novembre 1943, ma il messaggio arriva solo pochi giorni fa
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Settantadue anni. Tanto c'è voluto perché una lettera del 5 novembre 1943 arrivasse nelle mani del destinatario a Villorba, in provincia di Treviso. Pochi giorni fa, Mario Pasin, 85 anni, ne ha ricevuto una scritta da suo fratello Ferruccio, classe 1914, mentre era prigioniero nel campo di internamento per militari a Luckenwalde, nello stato federale di Brandeburgo, 52 chilometri a sud di Berlino.
La cartolina postale, ingiallita dal tempo, riportava l'indirizzo del padre Pietro, in via “Batisti” a Villorba. La casa non c'è più, ma il postino, che sa dove abita il fratello del mittente, suona alla porta di Mario Pasin, recapitando una lettera, che ha risvegliato emozioni e ricordi. "Caro padre - si legge sulla cartolna - trovandomi qui io sto bene e cosi spero sia di voi. Tutti voi mi farai sapere come va da quelle parti non pensare per me che me la campo speriamo presto di riabbracciarsi un bacio a tutti tuo Ferruccio".
Ferruccio era tornato dalla prigionia, ma non aveva mai parlato della lettera ed è morto nel 1981. Mario ha subito avvertito i sei degli otto figli di Ferruccio rimasti in vita, per condividere con tutta la famiglia un'emozione unica.