Il pm accusa Fabrizio Biscaro di omicidio premeditato
© Carabinieri
Omicidio premeditato: è questa l'accusa contestata dal pm Gabriella Cama a Fabrizio Biscaro, il 34enne che ha ucciso a coltellate Elisa Campeol in un campo a Moriago della Battaglia (Treviso). Vittima e assassino si sarebbero inoltre contattati su internet. L'uomo avrebbe pianificato ogni dettaglio, effettuando un sopralluogo sul futuro luogo del delitto, partendo da casa coi vestiti di ricambio e acquistando il coltello utilizzato per l'assassinio.
Come riporta Il Gazzettino, il pubblico ministero sembra non avere dubbi: Biscaro avrebbe deciso di uccidere Elisa almeno da martedì, il giorno prima della tragedia. Altri elementi a sostegno di questa tesi sono l'acquisto di generi alimentari per passare la notte fuori e la scelta di parcheggiare l'auto lontano dal luogo del delitto.
I contatti online - Nel ribadire di aver deciso di uccidere Elisa in maniera casuale, Biscaro giustifica così la scelta del luogo: "Ci andavo da bambino. Non conoscevo Elisa, cercavo una vittima qualunque". Una tesi che è in attesa di conferme: cellulari e pc dell'omicida e della 35enne sono stati sequestrati e saranno analizzati. Non è infatti escluso che qualche contatto tra i due, via web, ci sia stato, dato che entrambi erano assidui frequentatori di varie piattaforme. Nel mirino pagine e chat dedicate alla medicina olistica e forum visitati spesso da entrambi. Biscaro, da parte sua, a febbraio ha dichiarato di aver tagliato ogni contatto sui social e i suoi profili risultano cancellati.
La ricostruzione - L'uomo si trova in carcere a Treviso. Nell'interrogatorio ha ricostruito con precisione le 24 ore precedenti il delitto. Martedì mattina è uscito dal lavoro meno di un'ora dopo aver timbrato il cartellino e, dopo aver girovagato in auto, alle 12:30 si è presentato a casa per pranzare coi genitori. Un paio d'ore dopo è uscito con uno zaino contenente il necessario per poter restare fuori casa. Nel pomeriggio, a Valdobbiadene, ha acquistato un coltellaccio assieme a bibite e snack.
L'arrivo sul luogo del delitto - Biscaro si poi recato all'Isola dei morti, dove ha ricevuto diverse telefonate dai datori di lavoro a cui però non ha risposto. A quel punto è salito fino al Primiero (Trentino), ha dormito in auto ed è tornato la mattina seguente. Ha scelto di parcheggiare nella zona industriale di Vidor, optando per un sentiero poco battuto, lungo quasi cinque chilometri, prima di uccidere Elisa. Dopo l'omicidio non è però fuggito: anzi è corso dai carabinieri, consapevole già dal giorno prima del fatto che l'assassinio avrebbe per sempre cambiato la sua vita.