Un'impiegata amministrativa di Mestre è stata denunciata
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Un'impiegata di Mestre e suo marito hanno fatto la bella vita mentre lei, dal 2010 al 2013, ricopriva il ruolo di responsabile amministrativo della società. Non tanto per le entrate derivanti dalla sua posizione o dai meriti lavorativi, ma perché la donna è riuscita a sottrarre ben 1,5 milioni di euro all'azienda.
La bella vita - Con i soldi sottratti "si guadagnava" viaggi da sogno in località prestigiose: New York, Cannes, Londra, Parigi e Cortina d'Ampezzo, andava in barca a vela, nei ristoranti di lusso, acquistava capi d'alta moda. E il marito aveva l'opportunità di vivere la sua grande passione: il casinò.
Qualcosa non torna - La Guardia di Finanza ha capito che qualcosa non andava quando ha iniziato a rilevare dei "buchi" sospetti nei conti correnti e nel bilancio dell'impresa. Così ha scoperto che l'impiegata approfittava del suo ruolo per mettere le mani sulle risorse dell'azienda, prelevando migliaia di euro. La donna aveva escogitato anche il modo per non farsi beccare, cioè occultando le transazioni con della documentazione fittizia.