Valeria Solesin, il padre: "Non arrendetevi" L'Imam di Venezia: "Allah protegga l'Italia"
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Una piazza San Marco gremita porge l'ultimo saluto alla ricercatrice italiana uccisa negli attentati di Parigi del 13 novembre. Ai funerali anche Mattarella
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"Grazie ai rappresentati di tutte le religioni presenti". Con questa frase Alberto Solesin apre i funerali della figlia, a Venezia. "Dedichiamo la sua vita ai ragazzi come lei, grazie a chi non si arrende", ha aggiunto. A prendere la parola alla cerimonia anche l'Imam, che chiede ad Allah di "proteggere l'Italia dal male", e il Patriarca, che afferma: "La cultura dell'odio ci fa inorridire". Piazza San Marco è gremita per l'ultimo saluto alla 28enne.
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Alberto Solesin: "Compostezza è atto dovuto" - "Se è lontanamente vero quello che è stato detto in questi giorni che la nostra compostezza è stata un esempio per il Paese, ciò era un atto dovuto", ha poi continuato Alberto Solesin, che ha voluto ringraziare l'ambasciatore italiano a Parigi e l'unità di crisi della Farnesina per l'aiuto prestato alla famiglia e "la vicinanza umana". Il papà di Valeria ha ringraziato anche Mattarella "che ha voluto con la sua presenza dare un segno di unità nazionale. E ringrazio le istituzioni di questo Paese con il Ministro Pinotti qui presente e il sindaco di Venezia''.
"In Francia - ha concluso - Valeria ha iniziato a definire il suo progetto di vita spinta dalla curiosità del mondo. Ripensando a mia figlia non voglio isolare la sua immagine dal contesto nel quale viveva a Parigi, l'istituto di demografia, l'università, il bistrot dove amavano incontrarsi tanti ragazzi e ragazze come Valeria, gioiosi, operosamente rivolti verso un futuro che tutti come lei vogliono migliore".
L'Imam di Venezia: "Allah aiuti la famiglia di Valeria e protegga l'Italia" - "Chiediamo ad Allah che abbia Valeria e tutte le vittime nella sua gloria, e di aiutare la sua famiglia e di proteggere l'Europa, l'Italia e questa città dal male e di pacificare le nostre anime". Lo ha detto l'Imam di Venezia Hamad Al Mohamad ai funerali.
Il Patriarca di Venezia: "Cultura dell'odio ci fa inorridire" - "La vostra cultura ci fa inorridire ma non ci intimidisce. Ci sgomenta perché indegna dell'uomo, ma ci fortifica nell'opporci a essa con ogni nostra forza sul piano culturale, spirituale, umano". Lo ha detto il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia rivolgendosi ai terroristi. "In nome di Dio - ha aggiunto - cambiate il vostro modo d'essere. Iniziate dal cuore. Abbiate questo coraggio".
La comunità islamica: "I tuoi assassini hanno fallito" - "Valeria, i tuoi assassini hanno fallito perché non sono riusciti a instillare l'odio in noi e oggi siamo tutti qui per te". Così i rappresentanti dell'Ucoi, l'Unione delle comunità islamiche. "Il terrorismo - ha ribadito - va sconfitto, e devono farlo per primi i musulmani che ne sono le prime vittime".
Il rabbino capo: "I terroristi non vinceranno" - I terroristi che hanno ucciso Valeria ''vogliono uniformare il mondo alle loro idee'' ma essi non prevarranno ''se troveranno persone come te che non si lasciano intimidire. La tua morte ci obbliga a vivere''. Lo ha detto il rabbino capo di Venezia Shalom Bahbout intervenendo alla cerimonia civile per l'ultimo saluto a Valeria Solesin.
Hollande: "Vicino all'Italia" - "Condivido il dolore della famiglia, famigliari e di tutta l'Italia. Valeria era venuta da noi in Francia per amore della vita e della cultura e ha trovato la morte sotto il fuoco dei terroristi". E' il messaggio del Presidente Francoise Hollande letto durante i funerali di Valeria Solesin
Il ministro Pinotti: "Ci mancherai molto" - "Non abbiamo alcun dubbio su come poteva essere Valeria e ci mancherà molto". E' il pensiero che rivolge alla ricercatrice italiana il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha poi voluto ricordare le parole dedicate a Valeria dal fratello Dario, "il più silenzioso in questa piazza". "Dario ha detto - ha affermato il ministro - che dovremo trovare il modo di andare avanti perché Valeria non ci perdonerebbe se rimanessimo fermi".
Le autorità presenti - Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono presenti anche la moglie del presidente del Consiglio, Agnese Renzi, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il governatore del Veneto, Luca Zaia, il sindaco Luigi Brugnaro e il fondatore di Emergency, Gino Strada.