Ci furono 36 morti e circa 500 feriti, oltre a incalcolabili danni alle infrastrutture
L'11 settembre 1970 un terribile tornado classificato come EF4 sì formò sui Colli Euganei, raggiungendo poi Venezia e le zone circostanti. La tromba d'aria si generò intorno alle 20:45 e puntò ad est, verso i comuni di Padova, Albignasego, Ponte di S. Nicolò, Abano Terme e Selvazzano. Poi si diresse in provincia di Venezia colpendo Tombelle, Fossò, Camponogara e Giare di Mira.
Trentasei morti e danni incalcolabili Inizialmente si contarono oltre 200 case scoperchiate, e almeno 50 andarono totalmente distrutte, ma i disastri non erano ancora finiti. Il tornado proseguì la sua corsa, raggiungendo la fermata del vaporetto di Sant'Elena, dove ribaltò un motoscafo dal peso di 22 tonnellate. Qui morirono 21 persone, molte per annegamento. Ma il vortice non si fermò ancora, e scaricò la propria furia su due camping locali: uno si trovava a Fusina, l'altro a Ca'Savio (ore 21:40). Ci furono altre tredici vittime e oltre 140 feriti. Il totale delle vittime fu di 36 morti e circa 500 feriti, oltre ai danni incalcolabili che il tornado provocò alle infrastrutture.