La tragedia si è consumata in un casolare alla periferia di Mira. Il nipote del killer: "Era disperato"
Un uomo di 73 anni, Gianfranco Pavan ha ucciso la convivente di 66 anni, Emilia Casarin, con un colpo di pistola e poi si è sparato alla testa con la stessa arma, rimanendo gravemente ferito. La tragedia si è consumata in un casolare alla periferia di Mira, nel Veneziano. A dare l'allarme alcuni vicini. Pavan è ricoverato all'ospedale all'Angelo a Mestre. Il nipote: "Era un uomo disperato, segnato dalla perdite di tre figli".
Gianfranco Zichele, il nipote del 73enne, ha raccontato che suo zio "viveva quasi isolato in casa con la sua compagna, curava la terra dopo una vita passata all'estero, soprattutto in Libia. La pensione gli garantiva una vita dignitosa, ma ultimamente era giù forse perché non vedeva miglioramenti nella sua malattia e perché non gli avevano rinnovato la patente".
Il nipote ha inoltre confermato che Pavan, poco prima di compiere il tragico gesto, aveva provato a telefonargli ma lui aveva il telefono staccato. Il 73enne ha allora chiamato un altro nipote, che si è precipitato al casale dello zio. "Quando lo ha sentito arrivare - ha proseguito Zichele - si è sparato alla testa".