L'operazione dei giorni scorsi dei carabinieri ha portato all'arresto di otto persone. Tra loro c'è anche la 44enne Bruna Hodorovich, leader del gruppo di sinti con base traCavarzere e Mestre
Cento furti in casa in tre regioni, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, tra settembre 2018 e ottobre 2019, per un bottino di oltre mezzo milione di euro. Il blitz dei carabinieri nelle province di Venezia, Verona, Piacenza e Rovigo ha portato all'arresto di otto persone. Tra loro la boss della banda di sinti che svaligiava abitazioni, auto in sosta in supermercati e cimiteri: Bruna Hodorovich, 44 anni, residente in una casa popolare di Cavarzere (Venezia), con reddito di cittadinanza.
La donna a capo della banda, a quanto risulta dalle indagini, era riuscita ad avere qualunque genere di aiuto pubblico. Dall'ente delle case popolari, tramite l'assegnazione del Comune, per esempio, un' intera palazzina per la sua famiglia, al Passetto, località di Cavarzere, ma anche il reddito di cittadinanza.
L'inchiesta che ha fatto scattare le manette ai suoi polsi e a quelle degli altri componenti della banda è partita dalla denuncia della convivente di un indagato, ora in un centro antiviolenza in sede protetta, vittima di pestaggi del suo compagno e dei suoi suoceri, anche mentre la stessa era in stato di gravidanza.