© Vigili del Fuoco
© Vigili del Fuoco
Si è pensato subito a una protesta ambientalista, ma al momento non è arrivata alcuna rivendicazione. I repsunti responsabili avrebbero affisso anche uno striscione
© Vigili del Fuoco
© Vigili del Fuoco
Domenica mattina, sul Canal Grande di Venezia, all'altezza del Ponte di Rialto, è apparsa una chiazza di liquido verde fosforescente. Intorno alle ore 9:30 alcuni cittadini hanno avvisato la polizia locale. Secondo i rilievi, si tratterebbe di un "tracciante", cioè di un liquido che viene immesso in caso di perdita di acqua per seguirne il tragitto. Gli inquirenti avevano ipotizzato fin da subito una protesta da parte di militanti ambientalisti, sebbene in assenza di rivendicazioni. La polizia si era messa alla ricerca dei presunti responsabili, che avrebbero esposto anche uno striscione.
A rivelare la natura del liquido verde sono stati gli accertamenti effettuati dai vigili del fuoco, dalla polizia locale e dall'Arpav. Non sono emerse situazioni di pericolo per la salute della popolazione.
Come alla Biennale del 1968 - La chiazza riporta alla memoria una storica performance dell'artista argentino Nicolas Garcia Uriburu. Nel 1968, in occasione della Biennale d'arte, Uriburu "colorò" di verde le acque del canale utilizzando un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell'acqua. Un'operazione spettacolare che invitava a prendersi cura dell'ambiente, usando un colore, il verde appunto, simbolo dell'ecologia universale. Nel corso della sua attività Uriburu, morto nel 2016, ha eseguito in seguito altre performance simili: nel 1989, ad esempio, colorò di verde l'acqua di una delle fontane che circondano la piramide del Grand Louvre e l'acqua della fontana del Trocadero, a Parigi.